Regia/Director: Aldo Fabrizi, Giorgio Pàstina, Mario Soldati, Luigi Zampa
Soggetto/Subject: opera, opera, opera, opera
Sceneggiatura/Screenplay: Giorgio Pastina, Giorgio Bassani, Mario Soldati, Vitaliano Brancati, Luigi Zampa, Aldo Fabrizi
Interpreti/Actors: Totò (Rosario Chiarchiaro), Turi Pandolfini (zì Dima), Myriam Bru (Tuta), Aldo Fabrizi (prof. Fabio Gori), Natale Cirino (don Lolò Zirafa), Andreina Paul (signora), Armenia Balducci (Rosinella, figlia di Rosario Chiarchiaro), Lucia Bosè (Angela Reis), Antonio Nicotra (compare Peppe), Giorgio Costantini (venditore), Mario Castellani (giudice D’Andrea), Walter Chiari (Andrea), Salvo Libassi (avv. Scimè), Pina Piovani (popolana ai giardinetti), Anita Durante (moglie di Rosario), Ada Dondini (signora Migri), Domenico Modugno (‘Ntoni), Mario Corte (bambino), Nino Vingelli (venditore di fuochi artificiali), Luigi Pavese (colonnello), Franca Gondolfi (Trisuzza), Antonio La Raina (corazziere), Attilio Rapisarda (usciere), Lauro Gazzolo (amministratore), Carmelo Di Giovanni (Tararà), Fiorella Marcon (figlia di Rosario Chiarchiaro), Jone Morino (moglie dell’amministratore), Agostino Manna [Tino Manna] (Fillicò), Isabella Nobili (figlia di Rosario Chiarchiaro), Carlo Romano (Carlo Migri), Lino Crispo, Amalia Pellegrini (Adele), Renato Libassi, Zoe Incrocci (sorella di Andrea), Memo Luisi, Giovanni Grasso (portiere), Franco Sineri, Paolo Ferrara (testimone dello sposo), Gorella Gori, Carlo Giuffrè, Amina Pirani Maggi, Mariano Bottino
Fotografia/Photography: Giuseppe La Torre
Musica/Music: Carlo Innocenzi, Armando Trovajoli
Costumi/Costume Design: Maria De Matteis
Scene/Scene Design: Peppino Piccolo, Salvatore Prinzi
Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma]
Suono/Sound: Alberto Bartolomei, Giovanni Rossi
Produzione/Production: Fortunia Film
Distribuzione/Distribution: Titanus
censura: 15863 del 22-01-1954
Altri titoli: So geht’s im Leben, La giara, Il ventaglino, La patente, Marsina stretta
Durata: 96’.
Bianco e Nero.
I fratelli Taviani faranno un bel remake allargato di questo episodio in Kaos (1984), film a episodi che sfrutta la bravura di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nella loro ultima interpretazione. Un segmento interessante, abbastanza fedele alla narrazione di Pirandello, che in un livido bianco e nero ricostruisce con dovizia di particolari la vita nella campagna siciliana. Il ventaglino, di Mario Soldati, è l’episodio più datato, ma è interessante come documento che ci fa conoscere una Roma anni Cinquanta tra nobiltà, soldati e povera gente. Myriam Bru è molto brava nei panni della ragazza madre che si ritrova con un bambino da mantenere, ma finisce per spendere i soldi di un’elemosina in un ventaglio. La ragazza usa il suo acquisto per farsi notare da un bel soldato e il regista lascia solo intuire cosa potrà accadere. La patente di Luigi Zampa è un piccolo capolavoro di comicità amara e umorismo surreale interpretato da Totò e Mario Castellani. La sceneggiatura è molto fedele alla novella di Pirandello, Totò interpreta con una comicità sopra le righe il ruolo di un aspirante iettatore, un uomo evitato da tutti per la sua fama di menagramo. Totò pretende a ogni costo il rilascio di una sorta di patente di iettatore, in maniera tale da poter vivere sfruttando tale qualifica. Totò vestito di nero, occhiali scuri e bastone con pomello a forma di gufo è una scena indimenticabile,così come sono fantastici i poteri da menagramo che fa cadere lampadari e scoppiare fuochi d’artificio. In ogni caso il segmento capolavoro del film è Marsina stretta, di Aldo Fabrizi, regista e attore nei panni di un vecchio professore che fa di tutto per maritare un’ex allieva (una stupenda Lucia Bosè) con un ricco e innamorato pretendente (Walter Chiari). L’episodio è impreziosito dalle interpretazioni di Luigi Pavese e Carlo Romano. Molto teatrale e giocato sull’interpretazione eccellente di Aldo Fabrizi, professore innamorato della sua allieva come un vecchio padre, coinvolto nel suo destino sino a forzare la mano della famiglia del promesso sposo che osteggia le nozze. Molto ben ricostruito il pudore del vecchio professore, i modi da intellettuale d’altri tempi, ottima la parte preparatoria con Luigi Pavese che lo convince a indossare una stretta marsina per fare il testimone alle nozze. Sarà il vestito scomodo a dare al gentiluomo la forza di irritarsi e di imporre la sua volontà dopo la morte improvvisa della madre della ragazza. “La felicità di una persona a volte dipende da una marsina stretta”, conclude. Un episodio che alterna momenti comici a frammenti drammatici, ma che scorre su un abile registro da commedia all’italiana, affrontando i casi della vita e facendo sorridere su situazioni al limite del grottesco.
Categorie:Commedia, Drammatico, Film a episodi