Giallo/Thriller

DANSE MACABRE (2017) di Ildo Brizi – recensione del film

Nell’affollatissima produzione indipendente italiana, dove spesso si confondono prodotti destinati alla vendita, con altri concepiti e realizzati “in casa”, e con il solo scopo di raccogliere più “like” possibili, si corre il rischio di perdere uscite particolarmente interessanti. Recentemente la 30 Holding ha distribuito per il mercato homevideo, uno strano film italiano, dal titolo Danse macabre. Strano, perché il prodotto da una prima impressione poteva risultare poco accattivante, con un titolo fuorviante che chiaramente richiama il più celebre film di Antonio Margheriti e una copertina che in sincerità sembra poco curata. Di contro, le cose che mi hanno fatto avvicinare a questo film e convincermi a comprarne il dvd sono stati sia il trailer che è risultato molto coinvolgente, dove si evidenziava una potenziale trama che sembrava molto interessante, sia le location dove lo stesso è stato girato, come per esempio il bellissimo cimitero di Staglieno a Genova.
La storia si snoda intorno alla figura della protagonista, Margherita, che si reca a Genova per il funerale della nonna, di cui si vociferava che la madre di quest’ultima fosse scappata con un attore ma la cui morte è ancora avvolta nel mistero. Quindi la giovane ragazza decide di investigare e, andando più a fondo, ben presto si ritroverà a sprofondare in una situazione che inzierà a procurarle incubi spaventosi ad occhi aperti, farle vedere apparizioni spettrali e far emergere i lati più negativi e bui dell’animo umano.
Danse macabre, gioca molto con i codici del genere horror- thriller, rimanendo sempre in sospeso, senza quasi mai finire dentro una precisa collocazione .
La sceneggiatura, convincente, risulta particolarmente apprezzabile perché molto articolata e priva di sbavature.
Molti sono gli elementi horror presenti nel film, dalle sette sataniche, a fantasmi di derivazione orientale ed esorcismi. Il tutto sempre mostrato in maniera sobria, senza eccessi, come precisa scelta registica. Elementi del genere thriller si possono ritrovare nei comportamenti della protagonista, che si improvvisa detective mettendosi ad indagare sulla scomparsa della madre.
Il film dura circa un ora e quaranta e si lascia guardare per tutta la sua durata, con un chiarissimo sottotesto cinematografico da film maledetto, cosa sempre gradita.
Il primo delitto, che fa da incipit al film, è veramente indovinato; l’aspetto meno convincente dell’opera è invece la prova attoriale dei personaggi secondari, che fa pensare più a persone che si sono prestate al progetto che ad attori professionisti.
Alcune location, come il succitato cimitero di Staglieno e la casa abbandonata (semplice ma efficace), sono molto convincenti ed azzeccate, mentre altre riprese in esterni non convincono del tutto. Tutto questo non incide comunque sulla riuscita, discreta, del film.

danse macabre locandina
Recensione a cura di:
Federico Tadolini | Crea il tuo badge

Categorie:Giallo/Thriller, Horror

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