Spaghetti Western

VIVI O PREFERIBILMENTE MORTI (1969) di Duccio Tessari – recensione del film

Interessante tentativo di costituire una nuova accoppiata composta dal celebratissimo Giuliano Gemma (I giorni dell’ira, 1967 di Tonino Valerii) e il campione del mondo dei pesi medi di boxe Nino Benvenuti (che sarebbe riapparso al cinema nel poliziesco Mark il poliziotto spara per primo, 1975 di Stelvio Massi), anche se il risultato definitivo finisce per rimanere alquanto al di sotto delle aspettative. Gemma, “dandy” dai modi aristocratici e indebitato fin sopra ai capelli, scopre di poter ereditare 300’000 dollari se riesce a convivere con il fratello Benvenuti, dall’esistenza assai spartana; ma già dal loro primo approccio – lo scontro con il bandito Chris Huerta (caratterista tra i più simpatici del genere, spesso ricco di un’efficace ironia, come il Paco in Di tresette ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno, 1974 di Giuliano Carnimeo, o il Piccolo di Storia di karaté, pugni e fagioli, 1973 di Tonino Ricci) – le cose si mettono molto male. Spinti da Barnes – un notevole Antonio Casas (Il buono, il brutto, il cattivo, 1966 di Sergio Leone) – i due, per poter sopravvivere, si cacciano nelle più svariate disavventure, non ultimo il sequestro della bella ma petulante Sydney Rome (qui praticamente al suo esordio, sarebbe poi tornata allo spaghetti-western come la maestrina del dittico dedicato da Alfio Caltabiano al suo Così Sia), figlia di un banchiere che paga purché i sequestratori non gliela restituiscano, e che non mancherà d’innamorarsi di Nino. Trascorsi i sei mesi, i due si ritroveranno con un pugno di mosche, ma eternamente legati da fraterno amore. Al di là della legnosità di un volenteroso Benvenuti, sorprende negativamente la sensazione d’incertezza con cui il racconto si sviluppa, malgrado la produzione sia andata a scomodare un personaggio celebre e celebrato come Ennio Flaiano (autore di molti dei più importanti copioni per Federico Fellini) e lo stesso regista sia stato in passato sceneggiatore di buon livello (non accreditato aveva contribuito a Per un pugno di dollari, 1964 di Sergio Leone), finendo per divagare tra commedia avventurosa e western comico-fracassone in una costante dispersione d’interesse. La cosa, poi, stupisce ancora maggiormente se si considera l’abilità dimostrata dal regista ligure nel miscelare con successo elementi avventurosi a momenti comici sia nel suo esordio Arrivano i Titani, 1962 che nel successivo dittico dedicato all’avventuriero Ringo. Come si suol dire: non tutte le ciambelle riescono con il buco.

Il film è stato pubblicato in DVD (clicca qui per saperne di più).

vivi o preferibilmente morti locandina

regia Duccio Tessari [Amedeo Tessari] {11 X 1926 – Genova, Liguria, Italia † 06 IX 1994 – Roma, Lazio, Italia} sceneggiatura Ennio Flaiano {05 III 1910 – Pescara, Abruzzo, Italia † 20 XI 1972 – Roma, Lazio, Italia}, Giorgio Salvioni {† 1994 – Roma, Lazio, Italia}, Duccio Tessari [Amedeo Tessari] soggetto Ennio Flaiano produzione esecutiva Danilo Marciani musiche Gianni Ferrio {15 XI 1924 – Vicenza, Veneto, Italia} direzione della fotografia Cesare Allione, Manuel Rojas [Hidalgo] {23 IX 1930 – Siviglia, Spagna † 1995} ◙ montaggio Mario Morra {1935 – Roma, Lazio, Italia} scenografie Tony Ortes, Ramiro Gómez [y García de Guadiana] {07 VI 1916 – Madrid, Spagna † 09 VI 2003 – Madrid, Spagna} amministratore di produzione Arcangelo Picchi arredamenti Bruno Cesari {24 X 1933 – Pesaro, Marche, Italia † 30 I 2004 – Pesaro, Marche, Italia} assistente montaggio Adele Cruciani assistente operatore Giuseppe Buonaurio assistente regia Ricardo Huertas coordinamento stunt Nazzareno Zamperla costumi Danda Ortona direzione di produzione Michele Marsala, Jesús García Gárgoles effetti ottici E. [-nzo] Catalucci fonico Claudio Maielli mixerista Alberto Bartolomei parrucchiere Vitaliana Patacca, Antonia López Sanchez scenotecnico Giovanni Corridori segretaria di edizione Olga Moller segretario di produzione Rafaello Bolognesi stunt Miguel Pedregosa trucco Walter Cossu, Fernando Florido cast: Giuliano Gemma {02 IX 1938 – Roma, Lazio, Italia} / Nino Benvenuti [Giovanni Benvenuti] {26 IV 1938 – Trieste, Friuli-Venezia-Giulia, Italia} (Monty / Ted Mulligan) ◘ Sydne Rome {17 III 1951 – Akron, Ohio, USA} / George Rigaud [Pedro Jorge Rigato Delissetche] {11 VIII 1905 – Bunos Aires, Argentina † 17 I 1984 – Leganés, Madrid, Spagna} (Rossella / Signor Scott) ◘ Julio Peña [Muñoz] {18 VI 1912 – Madrid, Spagna † 27 VII 1972 – Marbella, Málaga, Andalucía, Spagna} (Il dottore) ◘ Antonio Casas [Barros] {11 XI 1911 – A Coruña, Galicia, Spagna † 14 II 1982 – Madrid, Spagna} (Barnes) ◘ Chris Huerta [Crisanto Huerta Brieva] {26 I 1935 – Lisbona, portogallo} (Jim) ◘ Dan Van Hussen {30 IV 1945 – Gummersbach, Nordrhein-Westfalen, Germaina} (Ranger) ◘ Luis Barboo {20 III 1927 – Vigo, Pontevedra, Galicia, Spagna † 30 IX 2001 – Madrid, Spagna} ◘ Brizio Montinaro ◘ Arturo Pallandino | non accreditati Victor Israel [Josep Maria Soler Vilanova] {13 VI 1919 – Barcellona, Catalonia, Spagna † 19 IX 2009 – Spagna} (Uomo con gli occhiali) ◘ Juan Olaguivel (Falso cieco) ◘ Vicente Rocca (Candidato della maggioranza)

Recensione a cura di:
Alessandro M. Colombo (c)

Categorie:Spaghetti Western

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