Per il cinema italiano questi ultimi anni sono stati caratterizzati da un ritorno, anche se pur timido, ai generi. Dopo un lungo trentennio dove in ambito produttivo difficilmente si è sperimentato osando oltre la commedia e il dramma, piano piano le grandi produzione hanno iniziato a sondare nuovi territori. Ancora è presto per dire se questi anni dieci di questo nuovo millenio saranno ricordati come quelli del rilancio del nostro cinema di genere, ma è indubbio che in questa fase storica si evince una volontà di cambiamento. La spinta che sta influenzando questa voglia di rinnovamento viene principalmente data dai risultati ottenuti dalla grandi produzioni internazionali che, con gli americani in testa, la fanno da padrona nei box-office di tutto il globo. Portando un esempio diretto, le tematiche fantasy e fantascientifiche riproposte dai cinecomics d’oltreoceano, in questo momento storico non hanno concorrenza, e questo grazie sia al numero di mezzi messi in campo che alla conoscenza tecnologica, creando di fatto un regime di monopolio. Ne consegue da parte nostra un incolmabile gap tecnologico unito al difficoltoso adeguamento dell’apparato produttivo, che rende difficile ad un’industria cinematografica arretrata come la nostra di essere concorrenziale nella complessità della realtà odierna. D’altro canto continuare ad affidarsi esclusivamente alla richiesta del mercato interno, che come gusti è sempre più dipendente dalle produzioni estere, diventando con il tempo più esigente, come strategia non garantisce una sopravvivenza a lungo termine. Ed è per questo che con tutte le difficoltà del caso sono diverse le produzioni nazionali che hanno iniziato ad aprirsi ed a guardare al fenomeno dei cinecomics. La Sergio Bonelli Editore (purtroppo con evidente ritardo), si è la lanciata ufficialmente nella produzione di film basati sui suoi personaggi a fumetti. La Astorina dal canto suo per non essere da meno, dopo 50 anni dal film di Bava, si è decisa a rilasciare i diritti per la produzione di un nuovo film su Diabolik. Tra l’altro in questi giorni nelle sale troviamo, in distribuzione, 5 è il numero perfetto, altra trasposizione su pellicola di un fumetto, la graphic novel di Igort, che è anche il regista del film. In arrivo anche il secondo film di Gabriele Mainetti, Freaks Out, che nasce si da una storia originale ma strizza l’occhio anche lui ai cinemcomics, come era già stato per il precedente lavoro, Lo chiamavano Jeeg Robot. Ma questa nuova e rinnovata visione di fare cinema, non si limita a prendere spunto esclusivamente dagli eroi dei fumetti. Con Colt diretto da Stefano Sollima, sta tornando, per esempio, anche lo spaghetti western, genere tutto italico che da troppo tempo è stato messo nel dimenticatoio. L’anno scorso Matteo Rovere con Il primo Re ha osato, con ottimi risultati, riproporre un genere come il peplum, e visto il successo, il film sarà alla base di una serie tv di prossima uscita dal titolo Romulus. La lista sarebbe lunga, basti solo pensare che il ritorno del noir ha permesso di esportare all’estero in modo massiccio le nostre produzioni cinematografiche e televisive, con Gomorra e Romanzo Criminale a fare da traino.
Premesso quanto sopra, in questo articolo ho voluto prendere in esame, e come esempio, dieci film di prossima uscita che direttamente o indirettamente, si rifanno a quei generi che in passato hanno arricchito e differenziato la nostra produzione cinematografica. Queste opere, come vedrete, rendono bene la percezione che qualcosa sta veramente cambiando e che finalmente forse è arrivato quel momento, che tutti aspettavamo, dove i produttori hanno ricominciato ad osare.
DIABOLIK – Manetti Bros

E’ quasi d’obbligo citare come primo film il ritorno sul grande schermo del re del terrore. A quasi 50 anni di distanza dalla pellicola culto girata nel 1968 da Mario Bava, questa volta, a far rivivere le gesta del famoso ladro creato da Angela Giussani ci pensano i Manetti Bros, con un film che prende ispirazione dal terzo albo della serie regolare a fumetti, “L’arresto di Diabolik” (pubblicato il 1° marzo 1963); storia cruciale per il nostro antieroe perché è quella dove incontra per la prima volta la sua amata, Eva Kant. Ad interpretare Diabolik sarà Luca Marinelli, nella parte di Eva abbiamo la bella e brava Miriam Leone e la parte dell’Ispettore Ginko è stata affidata a Valerio Mastandrea. Le riprese inizieranno il 30 settembre a Courmayeur dove saranno girate scene di azione ai piedi del Monte Bianco. L’uscita del film è prevista per la fine del 2020.
PINOCCHIO – Matteo Garrone

Matteo Garrone torna alle ambientazioni fantasy attingendo di nuovo alla letteratura nostrana, e dopo Il racconto dei racconti tratto dall’omonimo libro di fiabe scritto nel 1634 da Gianbattista Basile, ci riprova con il Pinocchio di Carlo Collodi. Già dalle prime immagini si può già ammirare l’ottimo lavoro che sta facendo insieme a Mark Coulier, il curatore degli effetti speciali di film come quelli appartenenti alla saga di Harry Potter. Nei panni del burattino di legno troviamo Federico Ielapi, ad interpretare mastro geppetto Roberto Benigni, la parte di Mangiafuoco sarà affidata a Gigi Proietti, ed il Gatto e la Volpe verranno impersonificati da Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini. Il film uscirà nelle sale italiane il 25 dicembre 2019.
COLT – Stefano Sollima

Da quanto annunciato da Raffaella Leone, figlia del grande Sergio, che insieme al fratello Andrea è a capo della casa di produzione Leone Film Group, le riprese di questo nuovo progetto, che si prefigge di riportare lo spaghetti western in Italia, inizieranno in autunno. Il film, figlio di un soggetto scritto dallo stesso Sergio Leone, doveva essere inizialmente una serie tv, e solo successivamente si è deciso di farne un lungometraggio. La regia è stata affidata a quello che in questo momento è il nostro più grande regista di genere, Stefano Sollima, che a proposito della trama rivela “È una storia di formazione con protagonisti tre ragazzini orfani di 12-13 anni che entrano in possesso di quest’arma e per una serie di ragioni diventano dei criminali. Posso assicurarvi che vedere una colt in mano a un dodicenne è piuttosto suggestivo…”. In uscita nel 2020.
L’IMMORTALE – Marco D’Amore

Film diretto ed interpretato da Marco D’Amore che nasce come spin-off della serie tv Gomorra, e si ricollega hai fatti narrati nell’ultima puntata della seconda stagione. Il corpo di Ciro sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli. E mentre sprofonda sempre più, affiorano i ricordi. I suoni attutiti dall’acqua si confondono con le urla della gente in fuga. E’ il 1980, la terra trema, il palazzo crolla, ma sotto le macerie si sente il pianto di un neonato ancora vivo. Dieci anni più tardi, ritroviamo quel neonato ormai cresciuto, mentre sopravvive come può alle strade di Napoli, figlio di nessuno. Ricordi vividi di un’educazione criminale che l’hanno reso ciò che è: Ciro Di Marzio, l’Immortale. Al cinema a natale 2019.
CALIBRO 9 – Toni D’Angelo

Il regista, figlio d’arte, Toni D’Angelo si confronta con uno dei più grandi capolavori della nostra cinematografia noir, firmando il sequel di Milano Calibro 9, girato nel 1972 da Fernando Di Leo. Del cast originale tra i protagonisti troviamo Barbara Bouchet, ad affiancarla ci saranno Marco Bocci, Ksenia Rappoport, Michele Placido e Alessio Boni. Questa è la sinossi ufficiale del film rilasciata dalla produzione, che vede collaborare tra loro Minerva Pictures, Rai Cinema e Gapbusters (Belgio): Milano, oggi. Fernando – il figlio di Ugo Piazza – è un brillante penalista cresciuto da sua madre Nelly con l’intento di farne un uomo diverso da suo padre. Ma se in città scompaiono 100 milioni di euro con una truffa telematica, e se il principale indiziato è proprio un cliente dell’avvocato Fernando Piazza, quel cognome non può non avere un peso e portare ad un naturale collegamento. Soprattutto se la società truffata è solo una copertura e, chi c’è dietro, è una delle più potenti organizzazioni criminali del pianeta; la ‘ndrangheta. Milano, Calabria, Francoforte, Mosca e Anversa sono solo alcune caselle dello scacchiere su cui Fernando è costretto a giocare la partita per la propria vita… una partita da giocare a tutto campo, impegnativa come il nemico che si trova a fronteggiare. Sarà supportato da Maia Corapi, una donna con il destino segnato sin da quando è nata. La sua “gabbia” gli scorre nelle vene. È la nipote prediletta di Don Mimmo, il boss… non c’è altro da sapere. Ha studiato legge all’estero per volere di suo zio, ha lasciato il ragazzo che amava e sposato un altro uomo, per preciso volere di suo zio…. Ora che Don Mimmo vive come un topo la sua latitanza – e suo marito è in galera – controlla gli interessi della famiglia da uno studio legale del centro di Milano. È bella, ricca, potente: ma non può decidere nulla della sua vita… non l’ha mai potuto fare. Anche quando Fernando andrà a bussare alla sua porta chiedendo aiuto, non sarà lei a decidere. Lo aiuterà a trovare una soluzione al suo problema, ma ancora una volta in nome dei “Corapi”. Don Mimmo ha infatti un debito d’onore con Rocco: quando era recluso a San Vittore gli ha salvato la vita e ora il boss vuole restituire il favore. Ma durante il loro viaggio saranno osteggiati anche da un poliziotto, Valerio: è lui a muovere le fila di tutto ciò che accade.
FREAKS OUT – Gabriele Mainetti

Dopo Lo chiamavano Jeeg Robot (2015), il film d’esordio che l’ha fatto apprezzare sia al grande pubblico che alla critica, Gabriele Mainetti si appresta a tornare nelle sale con un’altra opera incentrata su personaggi che hanno il dono dei super poteri. La storia si ambienta nel 1943 durante la seconda guerra mondiale in una Roma occupata dalle truppe tedesche e si incentra su quattro fartelli che lavorano presso un circo. Il proprietario dello stesso nell’intento di trovare un modo di scappare oltreoceano insieme ai ragazzi ed i suoi collaboratori, scompare misteriosamente. A questo punto i quattro si ritrovano soli e disorientati mentre devono affrontare le insidie di una città in guerra. Il film prodotto da Lucky Red, prevede nel cast Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto e Giancarlo Martin. L’uscita è prevista per l’autunno 2019.
DAMPYR – Riccardo Chemello

Dampyr è un film importante perché sarà quello che innaugurerà ufficialmente l’entrata della Sergio Bonelli Editore nel mondo dei cinecomics dando il via alla trasposizione dei suoi personaggi a fumetti sul grande schermo. Vista la scelta del personaggio, che non è tra i più caratterizzanti e conosciuti della casa editrice, sembrerebbe essere una prova generale per l’eventuale produzione futura di film o serie tv incentrate su eroi quali Tex o Dylan Dog che contano fan in tutto il mondo. Il film sarà prodotto da Sergio Bonelli Editore, Brandon Box e Eagle Pictures, quest’ultima sarà anche incaricatata di distribuirlo sul territorio nazionale. Gli sceneggiatori coinvolti nel progetto sono Mauro Boselli, Giovanni Masi, Michele Masiero, Alberto Ostini, Mauro Uzzeo, Giovanni Mattioli e Antonio Navarra. Alla regia troviamo l’esordiente Riccardo Chemello. La sinossi ufficiale rilasciata dalla produzione ci rivela che il film si ambienta negli anni ’90 durante la crudele guerra che è in corso nei Balcani. I soldati guidati da Kurjak hanno il compito di mantenere la postazione nel paese di Yorvolak, ma vengono massacrati da misteriosi assassini soprannaturali assetati di sangue. Viene chiamato in aiuto Harlan Draka, un truffatore che gira per i villaggi praticando falsi esorcismi e fingendosi un Dampyr, un uccisore di vampiri. Presto Harlan scoprirà di essere davvero un Dampyr, in quanto figlio di un’umana e di un Maestro della Notte. E, con l’aiuto di Kurjak e di una vampira ribelle, intraprenderà una violenta battaglia per sconfiggere le forze del Male. Il film uscirà nelle sale il 23 gennaio 2020.
L’UOMO DEL LABIRINTO – Donato Carrisi

Secondo film per lo scrittore e regista Donato Carrisi, che anche in questo caso dopo La ragazza nella nebbia traspone per il grande schermo un suo bestseller. Il cast, di questo nuovo thriller, prevede oltre al bravissimo Toni Servillo, nella parte del detective Geko, anche l’attore americano Dustin Hoffman in quella del Dottor Green. La trama: Samantha, tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, riapapre improvvisamente dopo 15 anni. Libera, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. A prendersi cura di lei è il dottor Green (Dustin Hoffman), un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi della ragazza che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko (Toni Servillo), un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. In sala dal 30 ottobre 2019.
SONO SOLO FANTASMI – Christian De Sica

A quanto pare anche il puro cinema d’intrattenimento si sta adeguando ai cambiamenti di questi tempi, perché da quanto affermato da Christian De Sica, è errato definire il film esclusivamente una commedia. L’attore romano, qui anche nella veste di regista, ha spiegato che giocando con la commistione tra generi, la parte soprannatura che caratterizza il film ha una forte componente horror che va oltre la semplice citazione, perchè si prefigge di impressionare lo spettatore in egual modo al divertimento che gli procura. Trattando il tema dei fantasmi, la trama del film non tanto casualmente ricorda quella del più famoso Ghostbuster: Thomas (Christian De Sica), ex mago in bolletta, e Carlo (Carlo Buccirosso), napoletano sottomesso a moglie e suocero settentrionali, sono due fratellastri che si rincontrano dopo anni a Napoli per la morte del padre Vittorio, giocatore incallito e donnaiolo. Scoprono di avere un terzo fratello, Ugo (Gianmarco Tognazzi), apparentemente un po’ tonto ma in realtà un piccolo genio. L’eredità, agognata da Thomas e Carlo, sfuma a causa dei debiti del padre e i tre hanno una grande idea: sfruttare la superstizione e credulità napoletana, diventando degli “acchiappa fantasmi”. Proprio quando l’attività inaspettatamente sembra avere molto successo, lo spirito del padre Vittorio s’impossessa del corpo di Carlo. Thomas e Carlo si convincono che i fantasmi esistono davvero. Nel frattempo i fantasmi catturati dal trio si liberano e vanno a risvegliare il fantasma di una strega che minaccia di distruggere Napoli. Con l’aiuto del padre i tre fratelli cercheranno di salvare la città. In sala dal 14 novembre 2019.
LE AQUILE DI ROMA – ?

Lo abbiamo appositamente lasciato per ultimo perché ancora se ne sa poco. Il film era un vecchio cruccio di Sergio Leone. Dopo Il colosso di Rodi era intenzionato a girare questo peplum ispirato al western I magnifici sette diretto nel 1960 da John Sturges. Il regista aveva anche iniziato a scrivere la sceneggiatura, ma non riuscendo a trovare i fondi per produrre il film fu costretto ad abbandonare il progetto. La figlia Raffaella, in una intervista rilasciata a Repubblica il 29 aprile 2019, ha rivelato che c’è la seria intenzione di riprendere in mano il lavoro una volta finito di girare Colt. A questo punto non ci resta che attendere.
Articolo di Roberto Zanni
Categorie:Fantastico, Fumetti, Giallo/Thriller, Horror, Noir, Poliziesco e noir, Spaghetti Western