Drammatico

TRE PASSI A NORD (1950) di William Lee Wilder – recensione del film

La pellicola racconta di Frank, soldato americano in Italia, che riuscendo ad arricchirsi grazie alla borsa nera, viene successivamente scoperto venendo arrestato e condannato a scontare il carcere negli Stati Uniti, però prima che ciò accada riuscirà a nascondere il bottino sotterrandolo nei pressi di Amalfi, esattamente tre passi a nord (come cita il titolo) nelle vicinanze di un albero, finita la pena e ritornando da clandestino in Italia, spera di recuperare il denaro, ma le cose non andranno come sperato e varie vicissitudini, come l’incontro con Pietro, il guardiano del cimitero militare, e di Elena ,una sua vecchia conoscenza, metteranno Frank a dura prova costringendolo suo malgrado a rinunciare ai suoi piani.

Opera di produzione italo/americana con protagonista Lloyd Bridges (padre di Jeff), e diretto da W. Lee Wilder, (fratello del più noto Bill). Il film mescola il neorealismo italiano con il noir americano tipico degli anni ’40, ma complice un soggetto banale e, nonostante la presenza di ottimi comprimari tra cui spiccano Aldo Fabrizi e Lea Padovani, La pellicola risulta poco incisiva, soprattutto nelle scene clou, e i vari intrighi a cui è coinvolto il protagonista (la scene notturne in cui cerca di recuperare il denaro), e quelle in cui è accusato di omicidio, risultano spesso confusionarie e con poco mordente arrivando ad un finale troppo scontato in cui il buonismo la fa da padrona.
Aldo Fabrizi, qui in un ruolo drammatico, interpreta il guardiano di un cimitero di guerra rimasto vedovo e con un figlio deceduto in battaglia, mentre Lea Padovani è Elena, una vecchia “fiamma” di Frank immischiata in affari loschi.
Nel film figura anche un giovane e longilineo Gianni Rizzo, ben lontano dall’uomo anziano e appesantito, caratterista presente in vari Western e Polizieschi negli anni 60 e 70 qui presente in un ruolo secondario ma decisivo nel finale
In un paio di intermezzi musicali trova spazio il noto cantante napoletano Roberto Murolo accreditato come “Murolo e la sua chitarra” in cui canta “Scalinatella”

Curiosità: Aldo Fabrizi recita con la sua voce anche nella versione in lingua inglese.

tre passi a nord locandina

Regia: William Lee Wilder Soggetto: opera Sceneggiatura: Lester Fuller Interpreti: Lea Padovani (Elena), Lloyd Bridges (Frank Day), Aldo Fabrizi (Pietro, custode del cimitero), William C. Tubbs, Dino Galvani, Adriano Ambrogi, Gianni Rizzo, John Fostini, Peggy Doro, Adam Genette, Dorothy Nathan, Roberto Murolo (cantante), Umberto Aquilino, Giulio Battiferri, Enrico Leurini Fotografia: Aldo Giordani Musica: Roman Vlad  Costumi: Vasco Gori Scenografia: Gastone Medin Montaggio: Ruth Trotz Suono: Kurt Doubrawsky Produzione: Continentalcine Distribuzione: Union Film censura: 9079 del 11-12-1950 Altri titoli: Three Steps North

Recensione di Giovanni Morleo

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