Fumetti

I cinecomics italiani, gli anni del muto – Prima parte

Il fumetto e il cinema sono due media che grossomodo si sono sviluppati ed evoluti nello stesso periodo storico. Entrambi hanno iniziato a svilupparsi e diffondersi alla fine del 19° secolo. E conseguentemente è stato inevitabile che alcuni dei personaggi nati da una di queste due forme d’arte abbiano sconfinato nell’altra. Questo fenomeno di narrazione transmediale si è verificato fin da subito. L’eroe dei fumetti che per primo ha avuto una trasposizione cinematografica è stato l’americano Happy Hooligan. Nato nel 1900 dalla mano del fumettista Frederick Burr Opper, era protagonista della serie The doings of Happy Hooligan, una striscia a vignette che veniva pubblicata giornalmente sul quotidiano New York Journal. Il personaggio, era un immigrato irlandese, senza fissa dimora, vestito con abiti rattoppati, che come copricapo portava una lattina di conserva vuota. Nel suo peregrinare, Happy Hooligan si trovava coinvolto di volta in volta, contro il suo volere, in avventure che lo vedevano vittima degli eventi, e se le cose gli andavano spesso male, in nessun modo tali inconvenienti gli facevano perdere il buonumore e l’ottimismo. Il successo fu così grande, che il fumetto ebbe da subito diverse trasposizioni cinematografiche, diventando di fatto, come dicevamo, il protagonista del primo cinecomics della storia. A partire dallo stesso anno della sua creazione, il regista e produttore James Stuart Blackton, gira una serie di cortometraggi a lui ispirati. Il primo si intitolerà semplicemente Happy Hooligan (1900), seguiranno, solo per citarne alcuni, Hooligan Assists the Magician (1900), e Happy Hooligan Surprised (1901). In tutto i corti girati dal regista saranno dodici, l’ultimo nel 1903.

Il successo di Happy Hooligan è così grande che che va oltre i confini degli Stati Uniti, e di fatto nel 1910 arriva anche in Italia. A pubblicarlo è Il corriere dei piccoli.

Fondato nel 1908 dal direttore de Il corriere della sera Luigi Albertini, Il corriere dei piccoli, fu il primo settimanale a fumetti italiano. La rivista fu affidata al giornalista e scrittore Silvio Spaventa Filippi, quest’ultimo appassionato conoscitore della letteratura e della lingua inglese introdusse al suo interno anche opere provenienti dal mondo anglofono, tra cui ovviamente i fumetti di Happy Hooligan. 

Da noi il personaggio viene ribattezzato Fortunello. Altri personaggi del fumetto statunitense che approdano sulle pagine della rivista, sono la coppia formata da Mr. e Mrs. Newlywed, creati da George McManus. Da noi il fumetto è ribattezzato Sor Tranquillo, dando di fatto un nome all’uomo che nella serie originale non viene mai rivelato, in quanto i due coniugi si chiamano sempre con nomignoli affettuosi, cosa che porta la striscia a essere conosciuta anche con il titolo alternativo di Lovey & Dovey. Dalla coppia nasce un figlio, anche questo senza nome, chiamato nell’originale con il nomignolo Snookums, da noi verrà da prima ribattezzato Cirillo, e successivamente Cirillino. Il bambino non era bello. Aveva un solo dente e un solo capello, ed era eccessivamente capriccioso. il padre per non sentirlo cercava invano, di volta in volta, di accontentare le sue richieste.

Sia Fortunello che Cirillino hanno così tanto successo tra il pubblico della rivista che in Italia diventano protagonisti di varie pellicole a loro dedicate. Il 22 settembre 1917 viene annunciato sulla rivista Film – Corriere dei cinematografi, che presso i teatri di posa della Milano Films si stanno girando, per conto delle edizioni Roatto, i quadri di una pellicola che avrà come protagonisti proprio Fortunello e Cirillino. Il fatto che venga specificato che le riprese sono effettuate a Milano è interessante perché la studiosa di cinema Maria Adriana Prolo in un articolo pubblicato sulla rivista quindicinale Cinema (Anno VIII vol. I – 10 aprile 1943 – Fascicolo 163, pagina 215) scriveva, parlando dei piccoli filmati di intrattenimento usati a fine programmazione nei cinematografi dell’epoca, “…Questo fine avrebbero invece dovuto forse avere i film di 200 m, progettati a Milano nel 1916 e che settimanalmente avrebbero presentato le migliori scene del Corriere dei piccoli, collaboratori Antonio rubino, Franco Bianchi, Renato Simoni. Ma non si sa se tale progetto fu realizzato. Controllare se è un film programmato dalle case fu poi realizzato, o no, costa davvero molte ricerche…”. Si parla dello stesso progetto? Il film della Roatto ottiene, con il protocollo 13291, il visto censura il 5 novembre 1917, e viene intitolato Le gesta eroiche di Fortunello e Cirillino, però secondo i documenti ministeriali era lungo ben 1189 metri, molti di più dei 200 citati dalla Prolo. Si può ipotizzare, nel caso che si trattasse dello stesso progetto, era probabilmente nato con l’intento di produrre piccoli sketch, da usare come intermezzi, per poi evolversi in un vero e proprio lungometraggio. 

Come era già stato per il mercato americano, Happy Hooligan alias Fortunello diventa il primo personaggio dei fumetti trasposto anche nel cinema italiano. Del film non si sa molto, anche perché a oggi la pellicola risulta irreperibile, abbiamo notizia della sua distribuzione per via della pubblicità apparsa sulla rivista La vita cinematografica del 7 novembre 1917 oltre al fatto che  risulta programmata in varie città italiane, come riportato nella pagina degli spettacoli di diversi quotidiani dell’epoca. Questa non è l’unica produzione dei fratelli Roatto di Venezia dedicata ai due personaggi, perché l’anno seguente esce Le capriole del cuore, conosciuto anche con i titoli alternativi di Fortunello fotografo e Le avventure di Fortunello e Cirillino. Luigi Roatto, oltre a produrlo ne è anche il regista; a interpretare Fortunello troviamo l’attore Egidio Velotti. La lunghezza della pellicola è di 1417 metri, e ne esiste una copia conservata alla cineteca nazionale di Roma. Purtroppo non si hanno ulteriori notizie. Nel 1918 Velotti interpreta nuovamente Fortunello, nel film dal titolo Peripezie dell’emulo di Fortunello e compagni, però cambia sia la produzione, che in questo caso è la Cleo film, che il regista, perché dietro la macchina da presa troviamo Cesare Zocchi Collani, attore e cantante molto attivo tra il 1912 e il 1918. Grazie alla rivista La vita cinematografica abbiamo, a differenza dei film precedenti, l’elenco completo del cast, che era così composto: Madama Girasole (Paola Pezzaglia), Fortunello (Egidio Velotti), Madamigella Mammola (Signora Miotti), Capitan Bombarda (Signor Collani), Ciabatta (Signor Marini), Rosina la cameriera (Signorina Fosca), Agonia (Mario Maria De Mur); operatore di macchina signor Pugliesi; distributore Edison film di Torino.

(Fig.3) Primo da sinistra Egidio Velotti nei panni di Fortunello, dal film Peripezie dell’emulo di Fortunello e compagni (1918)

Sulla rivista viene annunciato un seguito, con lo stesso cast, dal titolo L’emulo di Fortunello direttore d’orchestra, ma del film non se ne ha traccia e molto probabilmente non è mai stato girato.

Per finire la carrellata dei cinecomics dell’epoca del muto, nel 1919 esce il film Capricci di Cirillino conosciuto anche con il titolo alternativo Quel che vuoi tesoro. Del film, prodotto e distribuito dalla Giannoni, non si hanno notizie, e non si sa se il Cirillino citato nel titolo è lo stesso personaggio pubblicato sul Corriere dei piccoli.

Articolo di Roberto Zanni

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