Drammatico

IL MIRACOLO (2018) di Niccolò Ammaniti – recensione della serie Tv

Il ritrovamento di un simulacro che piange sangue umano in un covo della malavita calabrese sconvolge le vite di un politico, un prete senza fede e una biologa, i quali pagheranno tutti un caro prezzo per svelare i misteri celati dal Miracolo. Una serie TV destinata a piacere agli italiani, riuscendo a rendere accattivante un dei grandi misteri religiosi le cui radici affiorano nella tradizione del Belpaese; lo si intuisce fin dalla title sequence in cui un classico melodico come Il Mondo di Jimmy Fontana, pare di colpo diventare più cool accompagnando i primo piano dalle espressioni velatamente mutevoli di una statua della Madonna. In realtà la creatura televisiva di Ammaniti ha già riscosso un discreto successo in terra d’Oltralpe, dimostrandosi matura al punto da non prestare il fianco a facili cliché visti i temi in gioco, tra i quali spicca certamente l’eterno conflitto tra religione e scienza. Non mancano degli evidenti compromessi come ad esempio quello di voler ricondurre le compulsioni sessuali nonché ludopatiche di un prete (Tommaso Ragno) che ha perso la fede ad una malattia. Ma nel complesso è proprio la profondità dei personaggi a svelarci diverse angolature dell’enigma principale del plot rappresentato dalla Madonna sanguinante: l’agnostico politico Fabrizio Pietromarchi (Guido Caprino) si rivelerà inadeguato custode di un mistero da cui pretenderà delle risposte per riprendere in mano la propria vita. La biologa Sandra (Alba Rohrwacher) percorrerà fino in fondo la via della scienza e soprattutto del sangue per dare un volto umano ad un mistero della fede. Inevitabilmente bisognerà fare i conti con un finale dal compito ingrato di non tradire le enormi aspettative fomentate nel corso delle puntate. L’obiettivo viene raggiunto in parte aggrappandosi ad un finale aperto che lascia ben sperare per la riuscita di un prosieguo che pare scontato. Ispiratosi alla vicenda della Madonna di Civitavecchia che nel corso degli anni avrebbe versato lacrime di sangue quattordici volte, difatti lo scrittore Niccolò Ammaniti realizza il suo primo prodotto televisivo, ribadendo che mai come in questo caso il piccolo schermo fosse il mezzo ideale per raccontare in maniera ideale la storia del Miracolo, dal momento che la scrittura non avrebbe avuto la stessa resa di parecchie scene madri esaltanti specie a livello visivo, basti pensare alle diverse sequenze oniriche proposte con sapienza di puntata in puntata. Chiaramente il seguito annunciato complica non poco il compito di Ammaniti, il quale dovrà dimostrarsi abile nel depistare da soluzioni di un enigma irrisolvibile puntando forse su intrecci tra le varie microstorie dei personaggi che nella prima stagione si sono fondamentalmente sfiorate e molto probabilmente su una tecnica da prequel, indagando più a fondo intorno all’antefatto che potrebbe spiegare la provenienza della miracolosa Madonnina nel Calabrese. Non resta che attendere.

il miracolo locandina

Ideatore: Niccolò Ammaniti; Regia: Niccolò Ammaniti, Francesco Munzi, Lucio Pellegrini; Sceneggiatura: Niccolò Ammaniti, Stefano Bises, Francesca Manieri, Francesca Marciano; Interpreti e personaggi: Guido Caprino: Fabrizio Pietromarchi; Elena Lietti: Sole Pietromarchi; Lorenza Indovina: Clelia; Sergio Albelli: Giacomo Votta; Pia Lanciotti: Marisa; Alessio Praticò: Salvo; Irena Goloubeva: Olga; Edoardo Natoli: Enzo; Leonardo Maddalena: Duccio; Denis Fasolo: Antonio; Stefano Scandaletti: Guido; Alba Rohrwacher: Sandra Roversi; Tommaso Ragno: Padre Marcello; Costumi Cristiana Ricceri; Produttore: Mario Gianani, Lorenzo Mieli; Casa di produzione: Sky Italia, Wildside, Arte France, Kwaï; Prima stagione (Episodi 8); Durata: 50 min (episodio); Rapporto: 16:9.

Recensione di Ferrera

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